COOP Frosinone, Via Monti Lepini, Viale Volsci in franchising ad un privato?

coopfr

UNICOOP Tirreno starebbe in procinto di lasciare in mani private, con la formula del franchising, i punti vendita situati in provincia di Frosinone e Latina.

I lavoratori naturalmente sono molto preoccupati, per il posto di lavoro, per la tipologia di prodotti che un privato può decidere ad un certo punto di acquistare per porli in vendita. Naturalmente è stato proclamato uno sciopero per i giorni 19 e 26 Marzo.

La qualità dei prodotti COOP? I fornitori che rispettano le normative sui luoghi di lavoro? I controlli sulla filiera di produzione? Il ridotto uso di pesticidi? La prestigiosa linea Fior Fiore COOP? Scomparirà tutto?

Quali sono le ragioni di questa dismissione?

Un socio non dovrebbe saperne di più? Ecco cosa mi ha risposto Filo Diretto COOP.

FILCAMS CGIL: “LA COOP NON SEI PIÙ TU!!”

Ciociaria Oggi

Il Messaggero

Sindacato USB

UILTUCS

Polverini, Caltagirone, ACEA, elezioni regionali 2010, Lazio

“Il gigantesco affare dell’ACEA, l’azienda comunale romana della luce e dell’acqua, è come un missile a più stadi con tanti manovratori e un puntatore deciso e nascosto: Francesco Gaetano Caltagirone. Primo costruttore capitolino, azionista molto influente della società pubblica, anche se con appena il 7,5 per cento del capitale, editore del Messaggero, del Mattino di Napoli e di altri quotidiani in giro per l’Italia, e infine, faccenda per niente secondaria, suocero del leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, Caltagirone da tempo ha messo nel mirino il business ACEA. Il primo stadio del missile è partito dopo le elezioni dell’aprile 2008 che hanno decretato il cambio della guardia in Campidoglio con l’affermazione di Gianni Alemanno (Pdl). L’ultimo è in fase di sganciamento ed è collegato alle elezioni regionali e alla lotta nel Lazio tra la candidata di centrodestra, Renata Polverini, e quella di centrosinistra, Emma Bonino.”

[…]

“L’ultimo stadio del missile ACEA è in fase di sganciamento proprio in questi giorni di campagna elettorale. Per Emma Bonino la faccenda è semplice: sull’ACEA non ha cambiali da pagare a nessuno e quindi le viene facile sostenere che l’azienda capitolina non va privatizzata. Per la Polverini e il sindaco Alemanno, invece, la questione sta diventando molto scivolosa. Come candidata che si autodefinisce sindacal-popolare, all’ex sindacalista dell’Ugl verrebbe spontaneo mettersi di traverso, ma non osa perché per vincere non può fare a meno di Casini. Che per proprietà transitiva vuol dire Caltagirone.” (leggi tutto)

Il Fatto Quotidiano, 09/02/2010, pagina 11: “ACEA, la vera posta in gioco“, di Daniele Martini.

Romano Prodi, la tutela dell’ambiente

Aeroporto_Frosinone

Segnalo un articolo sulla gestione dell’ambiente nel nostro Paese, apparso di recente su Il Messaggero, a firma Romano Prodi (sì, proprio quello che molti trovavano noioso in televisione, come se un Presidente del Consiglio dovesse essere un attore di cabaret, chiamato a far divertire gli spettatori).

L’ho letto, e ho pensato alla nostra terra, in odore di “rilancio”, aeroporti, interporti, e chi più ne ha più ne metta.

Buona lettura, soprattutto a coloro che pensano solo alle loro tasche, ed a mantenere, costi quel che costi, la poltrona “faticosamente” conquistata.

“Se le vacanze sono fatte per guardarsi intorno, anche quest’anno chi ha percorso o in su o in giù l’Italia non può che aver tratto sconsolanti conclusioni. La devastazione del territorio continua e si è ormai spinta a un livello tale da farmi pensare che essa sarà ricordata anche tra molti secoli come il documento più buio della realtà italiana di questo dopoguerra. Per sempre, di generazione in generazione, il nostro paesaggio è stato abbellito dalle mani dell’uomo per decadere in modo forse inesorabile nelle ultime due generazioni.” (leggi tutto)